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Sono passati quasi 3 anni da quella intervista del 13 dicembre 2019 di Enrico Pagliarini alla sua trasmissione #2024 https://lnkd.in/dUTEwiGb dove spiegavo il crescente fenomeno del SIM SWAP. Sebbene il SIM SWAP fosse una tecnica di attacco nota dal 2016 sembrava che il mondo bancario fosse immune a questo attacco fino a quando, per aderire alla PSD2, quasi la totalità delle banche sostituirono i loro token hardware con l'autorizzazione/validazione da dare con l'App della banca.
Il 2019 fu l'anno dell'esplosione del SIM SWAP ma Abilab e CERTFin presero in considerazione il fenomeno del SIM SWAP solo a febbraio 2020.
Tre anni sono un'eternità in termini informatici ma il problema del #SIM#SWAP è ancora lontano da essere risolto, anzi il numero di casi che trattiamo sia come CTP delle vittime o come CTU del Giudice è lungi dal diminuire.
In questi anni il SIM SWAP si è sviluppato in diverse varianti, dalla base con la duplicazione della SIM e frode bancaria via SMS o installando addirittura l'App bancaria, alla portabilità su altro operatore.
Solo recentemente l'#AGCOM nei confronti delle Telco con la Delibera n. 86/21/CIR "Modifiche e integrazioni della procedura di portabilità del numero mobile, di cui alla delibera n. 147/11/CIR, e connesse misure finalizzate ad aumentare la sicurezza nei casi di sostituzione della SIM (SIM swap)"
#frodi#bancarie
Intanto il web, non il dark web, il web che conosciamo tutti è pieno di annunci come quelli riportati sotto di serivizi di SIM SWAP che per tariffe che vanno dai 200 ai 400€ fanno SWAP della SIM originale.
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